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Sostenibilità Ambientale

I crediti di carbonio

Oggi siamo tutti a conoscenza della necessità urgente di ridurre drasticamente le emissioni di gas cosiddetti a effetto serra, che vanno ad accumularsi nell’atmosfera, lo strato naturale gassoso che avvolge la Terra, contribuendo a surriscaldare il Pianeta.

Il diossido di carbonio (CO2), noto anche come anidride carbonica, è tra i principali gas serra, lo si trova anche in natura e ha un ruolo vitale per gli equilibri degli ecosistemi terrestri. Se fosse presente in poche quantità, infatti, le piante non potrebbero sfruttare la fotosintesi per la produzione dell’ossigeno. Tuttavia, valori elevati di diossido di carbonio nell’aria, causati principalmente all’attività umana, aumentano il riscaldamento atmosferico, portando ai cambiamenti climatici.

Per avere un’idea di come l’emissione di anidride carbonica, prodotta principalmente da combustione di petrolio e carbone fossile, abbia raggiunto livelli oggi non più sostenibili, basta riportare i dati diffusi dall’ONU nella definizione dell’obiettivo 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) dell’Agenda 2030: dal 1990 le emissioni globali di C02 sono aumentate del 50% circa, l’incremento più rapido si è registrato dal 2000 al 2010 rispetto alle decadi precedenti.

Dati allarmanti che hanno reso necessaria l’introduzione di una serie di misure volte a ridurre le emissioni, sollecitando il coinvolgimento di aziende e istituzioni, ma anche dei singoli cittadini nel necessario processo di decarbonizzazione.

Tra queste, troviamo proprio i crediti di carbonio, introdotti con il Protocollo di Kyoto, il primo trattato internazionale sul surriscaldamento globale entrato in vigore nel 2005, e poi confermati anche dal successivo Accordo di Parigi del 2015  che ha ulteriormente siglato l’impegno di tutti i Paesi dell’EU per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Cosa sono dunque i crediti di carbonio e a cosa servono nello specifico? Si tratta di particolari certificati, corrispondenti a una tonnellata di C02 non emessa o assorbita.

Ciascuna azienda può limitare la propria impronta di carbonio utilizzando fonti di energia rinnovabile e con interventi di efficientamento energetico o adottando sistemi produttivi o lavorazioni sostenibili.

Bioagricert e Foodchain ID sono partner di Reseed, azienda che raccoglie ed elabora i dati per i protocolli di misurazione dei crediti di carbonio per consentire la monetizzazione e l’incentivazione degli agricoltori che adottano pratiche sostenibili sul campo.

I carbon credit sono certificati che attestano l’avvenuta cattura o non emissione di 1 tonnellata di CO₂. Certificano quindi l’effettivo impegno nella compensazione di emissioni (offsetting), con un quantitativo specifico e misurabile.

Vuoi saperne di più? Contatta laura.misani@bioagricert.org e scarica la PRESENTAZIONE

ESSEF Environmental sustainability

La certificazione a marchio ESSEF è uno standard di garanzia ambientale che permette di distinguere sul mercato i prodotti coltivati con modalità più sostenibili. Garantisce al consumatore precise caratteristiche ambientali basate sulla metodologia dell’Ecological Footprint o Impronta Ecologica. Questa è utilizzata da oltre venti anni come indicatore per valutare la disponibilità e l’utilizzo di capitale naturale delle attività economiche e, quindi, per calcolare la loro sostenibilità.

Il metodo:

  • Calcolo della disponibilità di risorse naturali, che rappresenta la componente positiva del bilancio ecologico, è espressa dalla BioCapacity (BC),
  • Calcolo del consumo di risorse naturali, è espressa dall’Ecological Footprint (EF);
  • La differenza fra queste due quantità stabilisce l’Ecological Balance (EB=BC-EF) che valuta le prestazioni ambientali di un’azienda agricola.

Se il valore di EB è positivo (EB>0), vuol dire che il sistema produttivo genera più risorse di quelle che consuma e quindi può essere definito a tutti gli effetti sostenibile.

Questo metodo per la valutazione della sostenibilità ambientale delle aziende agricole presenta numerosi vantaggi:

  • Solidità scientifica; è basato su una metodologia (impronta ecologica) consolidata e riconosciuta a livello internazionale;
  • Applicabile a livello di aziende agricole e territori in generale;
  • Facilità di utilizzo; il modello di calcolo si basa sulla rilevazione di un limitato numero di dati e ciò consente in modo rapido la valutazione della sostenibilità;
  • Immediatezza di interpretazione del risultato; l’esito del calcolo è sintetizzato in un solo indicatore (EB), espresso in un’unità di misura facilmente comprensibile (ettari), il cui valore, se positivo, esprime una condizione di sostenibilità del sistema produttivo; questa proprietà lo rende particolarmente adatto per poter essere comunicato alle aziende partner e ai consumatori.

Questo marchio di certificazione interessa a tutte le aziende di produzione primaria che desiderano ottenere una produzione agricola sostenibile per l’ambiente e la società, con l’obiettivo etico di fornire un contributo positivo all’ambiente.

La certificazione ESSEF trova fondamento normativo nella UNI EN ISO 14021 standard generale che interessa le asserzioni ambientali, e garantisce che l’operatore che aderisce è conforme al disciplinare (dichiarazione esplicativa, punto 3.1.7).

I vantaggi della certificazione ESSEF sono:

  • Ottenere prodotti più sostenibili grazie ai principi dell’ECOLOGICAL FOOTPRINT
  • Accrescere il livello di competitività, fiducia nel marchio e riconoscibilità sul mercato
  • Contribuire all’azione positiva sull’ambiente concreta e MISURABILE

Per informazioni: donato.ferrucci@bioagricert.it

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