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Biofach 2024: facciamo il punto

Dal 13 al 16 febbraio 2024 si è svolta a Norimberga la fiera internazionale degli alimenti e dei cosmetici biologici BIOFACH e VIVANESS. 35.000 visitatori professionali provenienti da 128 paesi hanno visitato la manifestazione per scoprire la vasta gamma di prodotti e servizi offerti dai 2.550 espositori provenienti da 94 paesi del mondo.

L’indagine Nomisma 

Dall’indagine è emerso che il settore biologico ha mantenuto un ruolo chiave nella filiera agroalimentare con un mercato interno (consumi interni e fuori casa) che sfiora i 5,4 miliardi di euro e un export di prodotti biologici Made in Italy che raggiunge i 3,6 miliardi.

Italiani sempre più attenti a scelte alimentari sostenibili

Nel corso del 2023 é cambiato lo scenario inflattivo: la crescita dei prezzi è stata pari al 5,7%, in calo rispetto all’8,1% del 2022 ma con impatti ancora rilevanti sulle famiglie italiane (l’aggravio di costo per una famiglia con due figli è stato di almeno 1.600 euro, di cui oltre 700 euro afferenti alla componente alimentare). Situazione che, nonostante il rallentamento nella crescita dei prezzi, ha spinto gli italiani ad adottare strategie di salvaguardia del potere di acquisto.

In questo contesto, circa 9 italiani su 10 hanno messo in atto strategie per gestire la spesa alimentare: nello specifico, il 71% ha rinunciato all’acquisto di prodotti superflui, il 64% ha effettuato la spesa guardando in primis alle promozioni mentre più di 6 italiani su 10 hanno acquistato prodotti a marchio del distributore. Nonostante questo quadro non favorevole, che ha caratterizzato l’anno appena concluso, per il 2024  sembrano migliorare le intenzioni di spesa degli italiani sui consumi alimentari domestici: la percentuale di quanti intendono aumentare le quantità consumate (16% del totale) supera infatti quella di quanti intendonoridurre i consumi (12%), con una tendenza in miglioramento considerando che la stessa differenza era di -1 punto percentuale nel monitoraggio realizzato ad agosto 2023.

Ma la tavola degli italiani nel 2024 non solo deve essere conveniente, deve anche garantire alcuni requisiti fondamentali: essere salutare, tradizionale, a basso  impatto ambientale, semplice, essenziale. E il fatto che l’ortofrutta, dopo le rinunce registrate nel periodo estivo, sia ora tra i prodotti con maggiore incremento nelle vendite, rappresenta un ulteriore segnale dell’inversione di tendenza in atto nel modo degli italiani di pensare la spesa.

In questo scenario complesso, la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente rappresentano quindi fattori determinanti dei comportamenti di acquisto. Al riguardo, negli ultimi 5 anni 1 italiano su 2 ha dichiarato di adottare con maggiore frequenza scelte di consumo più sostenibili. Queste abitudini riflettono un maggioreimpegno nel ridurre l’impatto climatico delle proprie azioni anche nel carrello della spesa: 2 italiani su 3 hanno infatti dichiarato di prestare maggiore attenzione all’acquisto di prodotti alimentari e bevande concaratteristiche di sostenibilità.

Le dimensioni del mercato bio italiano

L’Italia, con oltre 2 milioni di ettari, è leader del settore biologico: vanta la più alta percentuale di superfici  bio sul totale, il 19% contro l’11% della Germania e della Spagna, e il 10% della Francia e detiene il primato in  UE per numero di produttori biologici.

Nel 2023 le vendite alimentari bio nel mercato interno (consumi domestici e consumi fuori casa) hanno  raggiunto quasi i 5,4 miliardi di euro. A trainare la crescita del mercato sono stati i consumi fuori casa con  una crescita del +18% rispetto al 2021 e un valore di quasi 1.3 miliardi di euro. Dopo la leggera inclinazione  dello scorso anno, i consumi domestici hanno registrato una crescita positiva del 5%.

 

Il ruolo della distribuzione moderna nel mercato italiano

 

La Distribuzione Moderna si conferma il canale di riferimenti degli acquisti per il consumatore italiano: nel  2023 gli acquisti bio nella distribuzione moderna si attestano a 2,1 miliardi di euro (perimetro omnichannel, fonte: Nielsen IQ). La Distribuzione Moderna rimane il canale di acquisto di riferimento per il biologico degli  italiani sia in termini di ruolo rispetto agli altri canali di acquisto (con un peso pari al 58% del totale delle  vendite legate ai consumi domestici degli italiani), sia in termini di scelta di prodotto (la Marca del Distributore  oggi rappresenta il 47,5% delle vendite a valore veicolate della distribuzione moderna). All’interno del Grocery Retail, nel 2023, il canale Ipermercati + Supermercati ha rappresentato circa 1,5 miliardi di euro di vendite di  prodotti biologici (perimetro: prodotti confezionati a peso fisso; fonte: Nielsen), con una dimensione in  crescita rispetto al 2022.

 

Esaminando i prodotti bio maggiormente venduti troviamo le uova (+9.7%), le gallette (+4.4%) e le confetture e  spalmabili a base di frutta (+6.2%). Tra gli altri prodotti che hanno registrato una crescita delle vendite a valore vi è  la frutta conservata che registra +33,6% e le banane con + 25,5%.

Export e bio a livello internazionale

Positiva la performance dell’export di prodotti agroalimentari italiani bio che raggiunge i 3,6 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del +8%. La gran parte delle esportazioni bio (81% del totale) riguarda i prodotti agroalimentari mentre il vino pesa per il restante 19% (una quota maggiore di quanto si registra considerando l’export agroalimentare italiano in generale). Sono questi i dati che emergono dall’ analisi condotta nell’ambito di ITA.BIO, la piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio.

Le caratteristiche del biologico ricercate dagli italiani

Nel 2023 la consumer base di prodotti bio rimane l’indicatore di maggior interesse delle famiglie: il 90% della  popolazione di età compresa tra 18 e 65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio nell’ultimo anno.  

Usership che vede una sempre più complessa composizione dei carrelli alimentari che riflettono l’affermazionedi differenti stili alimentari: è pari all’86% del totale la quota di user di prodotti 100% vegetali, 55% quellarelativa all’acquisto di prodotti free from (64% senza lattosio, 45% senza glutine) mentre 1 italiano su 3 ha acquisto prodotti ricchi di proteine.

L’interesse per altre caratteristiche di prodotto ha determinato l’orientamento degli assortimenti del bio, chead oggi concentrano gran parte della proposta presente nella GDO verso prodotti espressione “dell’italianità”(34,5% delle referenze della categoria bio) e “rich in” (23,5% con maggior offerta relative a referenze ricche di fibra – 14,2% – o integrali – 7,8% – piuttosto che di proteine – 5,3% – che rimane l’area di maggiore sviluppodei prodotti convenzionali).

Inoltre, il bio rappresenta ancora per la maggior parte degli acquirenti (58%) la prima scelta, soprattutto per alcune categorie come frutta e verdura fresca, uova (12%) e olio extravergine di oliva.

Il 27% dei consumatori italiani ritiene i prodotti bio più sicuri per la salute rispetto all’opzione convenzionale, ma anche perché sono sostenibili, il 23% li ritiene più rispettosi dell’ambiente, il 10% del  benessere animale e un ulteriore 10% fa riferimento alla sostenibilità sociale e intende sostenere i piccoli produttori.

Valori del bio e consapevolezza del consumatore

Il monitoraggio condotto da Nomisma evidenzia chiaramente alcune aree di lavoro fondamentali per la categoria, coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 – con particolare riferimento al goal 12.8 che ambisce entro il 2030, ad abilitare tutte le persone, in ogni parte del mondo, ad accedere ad informazioni rilevanti e ad acquisire giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura.

In questa logica la richiesta di conoscenza del consumatore arriva direttamente dal consumatore: il 28% ritiene di non avere informazioni sufficienti per valutare le caratteristiche del prodotto bio e un ulteriore 57%, nonostante abbia una buona consapevolezza di prodotto, vorrebbe comunque avere maggiori informazioni.

Fonte greenplanet.net

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